Si avvicinano le vacanze e dunque anche il momento di prenotare le ferie. Chi opta per il treno, chi per la nave, chi si reca in machina e chi scegli l’aereo, possibilmente low cost.
Come fanno le compagnie low cost a far pagare poco i voli, sopravvivere al mercato delle grandi compagnie tradizionali, muovendo un giro d’affari sorprendente.
La regola principale che sta alla base delle compagnie “no frills” è un po’ quella che adottano i ristoranti self service, come ad esempio la famosa catena di ristoranti McDonald’s: vendere il prodotto a poco prezzo, valido, riducendo al minimo i servizi.
Per quanto riguarda il caso specifico delle compagnie aeree, lasciando da parte i ristornati, il loro guadagno, più che sulla vendita del biglietto è dovuto a tutte le altre attività secondarie, alla loro politica di gestione, al tipo di servizio che offrono.
I biglietti
Le low cost vendono oltre il 90% dei loro biglietti tramite internet o tramite call center, eliminando così tutti i costi di intermediazione e distribuzione legati all’agenzia di viaggio.
Sito internet
Il sito internet della compagnia è una delle componenti che davvero fa guadagnare all’azienda. Anzi, più la compagnia aerea è ben avviata e più il sito diventa una fonte di guadagno redditizia. Questo è dovuto al fatto che i siti delle compagnie low cost hanno un’elevata visibilità che fa lievitare i prezzi degli spazi web ceduti a chi vuole sponsorizzarsi, sia che si tratti di semplici spazi pubblicitari, sia che si tratti di partnership. Infatti nel sito della compagnia low cost non c’è solo la possibilità di acquistare i biglietti ma sono presenti moti altri servizi: è possibile prenotare alberghi, hotel, noleggiare una macchina, stipulare polizze assicurative, effettuare prenotazioni per escursioni turistiche, acquistare biglietti per mostre e musei, prenotare ristoranti, informarsi sul trasferimento dagli aeroporti a varie città e persino acquistare vini.
Servizio a bordo, aeroporti secondari, velivoli e personale
Le compagnie low cost risparmiano sul servizio a bordo. Infatti durante il viaggio, a differenza delle compagnie tradizionali, il cibo e le bevande (solitamente sono snack) che vengono servite sono su ordinazione del passeggero e, quindi, a pagamento. Questo permette ai vettori di risparmiare anche sui tempi tra l’arrivo e la successiva partenza di un volo, il turnaround, visto che sono ridotti i tempi necessari per la pulizia del velivolo e per il rifornimento di pasti. Il turnaround medio di un aereo low cost è infatti di 25-30 minuti rispetto ai 45-60 di un vettore tradizionale.
Le compagnie low cost generalmente scelgono destinazioni secondarie, sia in termini di aeroporti, sia di città minori o destinazioni poco conosciute: questo perché si pagano meno i diritti di atterraggio e di decollo. Inoltre il traffico è meno congestionato e con ricadute positive sulla puntualità della compagnia.
La riduzione di servizi forniti permette anche di ridurre al minimo la sicurezza, il numero di membri dell’equipaggio di cabina, secondo quanto previsto dalla legge per garantire. Inoltre la scelta dei velivoli adottati dalle compagnie low cost sono quasi tutti aerei uguali (l’Airbus A320 o Boeing 737) per facilitare la manutenzione e l’interscambio e addestramento del personale.
fonte: Borsa italiana
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